Il PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) è un Distrubo che sviluppiamo in seguito ad essere stati vittima o aver assistito a una potente minaccia nei confronti della nostra vita e/o integrità fisica.
Comporta una serie di sintomi depressivi, ansiosi e di dispercezione della realtà.
Il modo più semplice per incappare in queste esperienze è chiaramente vivere l’orrore della guerra, esistono fonti che documentano sintomatologie post traumatiche risalenti all’Antico Egitto, alle culture mesopotamiche, viene descritto nell’Iliade e nell’Epopea di Gilgamesh, eppure non è mai stato inquadrato come disturbo psichico pieno,del resto i paesi hanno sempre preferito descrivere le guerre come giuste ed eroiche, omettendo i particolari più drammatici.
Anche nella Grande Guerra i soldati post traumatici erano chiamati scemi di guerra, il grande generale della guerra mondiale Patton prese a calci un soldato che chiaramente ne soffriva.
I post traumatici erano considerati dei vigliacchi, gente disturbata ben da prima della guerra, negando che quest’ultima potesse aver influito sul loro disturbo.
La Guerra in Vietnam e, più precisamente, la sconfitta degli USA e conseguente innegabilità delle brutture della guerra – insabbiate quando si vince, ma chiare quando si perde – portano gli USA a prendere finalmente in considerazione la possibilità di inquadrare un simile disturbo.

PTDS

Nasce così il PTSD, che viene così inserito nel Manuale dei Disturbi psichiatrici.
Il PTSD si distingue dal Disturbo Acuto da Stress, in quanto il secondo va in remissione entro un mese a distanza dell’evento traumatico, mentre il primo resta.
Il PTSD a differenza di altri Disturbi, per esempio le Depressioni e i Disturbi Psicotici e dello spettro Autistico, non può essere messo in relazione con un sustrato biologico genetico, ma inevitabilmente considerato come conseguenza di un evento – per l’appunto! – traumatico.
Il PTSD non si sviluppa esclusivamente in un contesto, basta anche un terremoto, un incidente, un infarto, una volenza fisica e/o sessuale.
Sono frequenti sintomatologia PTSD anche di fronte a vessazioni sul posto di lavoro o di fronte a un diagnosi medica.
Il risultato di positività da COVID rispecchia tranquillamente questi aspetti, in maniera dimile a diagnosi infauste di altre problematiche.
Essendo una malattia infettiva, come ad esempio l’HIV e epatite, comprende anche un aspetto sociale, sia di stigma percepito e percezioni di isolamento quando siamo cotretti all’isolamento auto o eteroimposto, sia di grande senso di colpa, sia nei confronti degli altri nonché legato alla percezione di responsabilià colpevolezza dell’esserselo preso.
Molte persone positive al tampone COVID, anche quando non hanno fatto azioni irresponsabili e deliberate, si sentono colpevoli come se avessero avuto una condotta in qualche modo irresponsabile, sentendosi in colpa perché ritenuti responsabili di averlo attaccato ad altri, colleghi, conoscenti o familiari.
Anche se poi magari il contagio di altri non è colpa loro, anche se magari sono solitamente molto attenti.

Chiaramente questa componente post traumatica è raramente presa in considerazione, tantomeno trattata.

Dottor Tancredi Pascucci
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